Grazie al metodo che si potrà vedere a breve, sarà possibile guadagnare col fotovoltaico. Ecco cosa bisogna fare per riuscirci
Guadagnare col fotovoltaico è possibile. Affacciarsi a questo modello energetico non è solamente una ghiotta occasione di risparmio e di tutela dell’ambiente circostante, ma può anche rappresentare un’ottima opportunità di guadagno. Non bisogna però ragionare in termini di incassi, ma piuttosto in ottica di risparmio. Che a modo suo è pur sempre una forma di remunerazione, essendo denaro che non verrà speso.
Fatta questa premessa iniziale, ecco quali sono i vantaggi economici legati al fotovoltaico e come si ottengono.
In ottica di risparmio, se si prende in considerazione un impianto fotovoltaico di 2 kW si potranno produrre all’incirca 3.500 kWh all’anno. Considerando l’autoconsumo, fenomeno analizzato a più riprese, si può stimare un risparmio annuale di circa 500 euro. I residui venduti presso le sedi opportune, possono arrivare a valere dai 30 ai 70 euro, a seconda della loro quantità.
Quindi, si avrà un risparmio totale molto vicino ai 600 euro. Non solo risparmiando in bollette energetiche, ma anche andando a vendere buona parte dell’energia inutilizzata. Ciò è possibile solamente grazie ad un piano di accumulo efficace, ma in linea di massima chiunque ad oggi può adottare questo modello di guadagno senza difficoltà.
Se si sceglie di immettere l’energia prodotta (e avanzata) nella rete elettrica, la si potrà avere a disposizione nei momenti della giornata in cui l’impianto non produce energia. Oltre questo, si potrà anche vendere ciò che non viene impiegato, ottenendo delle cifre interessanti e, a seconda della posizione di appartenenza, anche di alto valore.
Una volta comprese le possibilità di guadagno che il fotovoltaico offre, ecco degli esempi concreti su come riuscirci.
Uno dei metodi di guadagno più frequenti in ambito fotovoltaico, è indubbiamente l’autoconsumo collettivo. Si tratta di una formula che permette di usufruire di numerose agevolazioni, tra cui il contributo ARERA. Acronimo di “Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente”, e garantirà 100 euro al mWh per un totale di circa 20 anni.
Senza considerare il risparmio in bolletta, che porterà a ridurre la propria spesa annuale di diverse centinaia di euro. Questa formula non è ovviamente da confondere con le comunità energetiche, che prevedono logiche ben differenti. Si tratta quindi di una forma di risparmio utile ed efficace. Esiste poi un altro step altrettanto efficace, ed è lo scambio sul posto.
Lo scambio sul posto è un’altra pratica di risparmio nota a tutti. Consente infatti di immettere l’energia prodotta nella rete elettrica col fine di prelevarla quando necessario. Un metodo efficace soprattutto nelle stagioni in cui gli impianti sono meno produttivi, ovvero d’inverno, quando le ore diurne sono molte di meno rispetto a quelle notturne.
Unendo tutte queste tecniche, si potranno approssimativamente risparmiare diverse migliaia di euro all’anno. Per avere in mente una cifra precisa a seconda dei propri obiettivi di risparmio, fai clic su questo link per ottenere una consulenza gratuita.