Il Gse è l’ente di riferimento per chiunque si interessi di fotovoltaico e derivati. Sia per motivi legali che di natura tecnica
Chi si interessa di fotovoltaico per motivi personali o di natura scientifica, o più semplicemente per curiosità, non può non aver sentito parlare del Gse. Acronimo di “gestore dei servizi energetici”, è l’ente che si occupa della promozione e dello sviluppo delle energie rinnovabili lungo il territorio italiano. Si occupa in particolar modo di fornire dei consigli di natura tecnica ed economica a tema, portando l’efficienza energetica ad una posizione sempre più centrale.
Si tratta dunque di un’opera divulgativa sia da un punto di vista economico che da un punto di vista culturale. Così che sempre meno persone e istituzione si dimostrino riluttanti, a quello che sarà il modello energetico del futuro.
La nascita della società menzionata risale al 1999, poco tempo dopo l’approvazione del decreto Bersani. Inizialmente il tema delle rinnovabili era soppiantato dall’energia elettrica, per la quale c’è sempre stato un occhio di riguardo. Poi, dal 2005, è stata introdotta la tematica relativa alle energie rinnovabili, tra cui proprio il fotovoltaico. Ai tempi, così come ancora oggi, si occupa dell’incentivazione all’utilizzo delle fonti rinnovabili lungo tutto il territorio italiano.
Seppur questa attività venisse svolta anche in precedenza, allo stato attuale l’opera divulgazione del Gse è molto meno limitata (e limitante). Ma di quali attività si occupa questa società? Divulgare e incentivare alle fonti di energie rinnovabili è un compito arduo, ma di fondamentale importanza. Per fare in modo che il pubblico accolga consapevolmente un argomento ancora oggi così delicato, servono acume e prudenza in ogni singola azione.
Il Gse si occupa del ritiro e del collocamento dell’energia rinnovabile presente sul mercato. Tra le tante altre attività principali, vi rientra anche la produzione dell’energia elettrica dalle fonti rinnovabili. Oltre all’energia in sé, vengono anche prodotti i cosiddetti certificati verdi, ovvero titoli negoziabili venduti sotto forma di incentivazione. Non solo in Italia vengono utilizzati, ma anche in Francia e nel Regno Unito.
Senza addentrarsi in dettagli troppo tecnici per la bontà di questo argomento, basta concepire questo ente come il garante e promotore ufficiale dello sviluppo sostenibile del Paese. Cittadini locali, professionisti del settore e aziende vengono accompagnati giorno dopo giorno da questa società nel loro percorso verso la transizione energetica.
Come anticipato sopra, il Gse si occupa di tutto ciò che è energia rinnovabile. Dunque, anche della sua compravendita. Privati e aziende possono dunque “vendere” l’energia in eccesso all’ente gestore dei servizi, il quale per 1 kW di energia rinnovabile pagherà fino a 15 centesimi di euro.
Queste cifre riguardano l’energia messa in rete, e sono un prezzo fisso. Non è dunque un modello di business sostenibile a livello economico, ma è comunque un ente in grado di dare varie tutele a chi sceglie di aderire al fotovoltaico. Se vuoi scoprire i vantaggi derivanti da tutto ciò, fai clic a questo link per ottenere un consulto gratuito.