Così come nel caso dell’abuso edilizio, anche quando si parla di edilizia libera bisogna farlo con molta precisione: ecco il motivo.
Rientrano all’interno della famigerata edilizia libera tutti quegli interventi che non richiedono alcun tipo di autorizzazione. Cosa che invece non accade nelle opere per cui questa prassi è prevista, dove si configura quasi sempre il reato di abuso edilizio.
A questo proposito, nei seguenti paragrafi si avrà modo di vedere la definizione di questo modello di edilizia, in cosa consiste e soprattutto quali interventi sono concessi. Per orientarsi in una tematica così complicata servono precisione e chiarezza, due caratteristiche non così comuni per certi argomenti.
Come anticipato nel primo paragrafo introduttivo, i lavori di edilizia libera sono tutte quelle opere di realizzazione che non richiedono alcun tipo di permesso o autorizzazione. Per accertare ciò si fa riferimento al testo unico dell’edilizia, documento nato con l’obiettivo di semplificare questa tematica.
A causa della numerosa concentrazione di leggi e procedimenti burocratici, qualsiasi argomento legato a questa materia è sempre risultato difficile da comprendere. Ma grazie al documento citato poco sopra, la comprensione è stata resa molto più facile, sia agli addetti ai lavori che alla clientela.
Questo processo di riduzione dei processi burocratici ha portato ad espellere la DIA, la Super DIA e la CIL. Tutte sigle di denominazione degli interventi di edilizia, che per tanto tempo hanno aiutato i professionisti del settore a classificare i lavori realizzati.
La sigla in questione viene dunque scelta in base all’intervento da realizzare. Questo però non viene reso necessario negli interventi liberi, dove c’è molta meno burocrazia da seguire. Nonostante non sia necessario alcun titolo di abilitazione, ciò non autorizza chi di dovere ad agire in totale libertà.
Si dovranno infatti osservare tutte le altre norme previste, dall’igiene elevato passando poi alla messa in regola del cantiere. Per alcuni interventi, come si potrà vedere nel prossimo paragrafo, non ci sarà alcun bisogno di immettere un cantiere.
Piccole mansioni richiedono infatti pochi dettagli, ma quei pochi richiesti dovranno essere rispettati e soprattutto messi in regola.
Una delle categorie più gettonate riguardanti l’edilizia libera è la manutenzione ordinaria. Queste realizzazioni portano infatti a intervenire su un edificio di qualsiasi proprietà, privata o statale, senza però modificarne la sua struttura né tantomeno la sua destinazione d’uso.
Se la potenza dei suddetti apparecchi si aggira entro i 12 kW, anche l’installazione delle pompe di calore non avrà bisogno di alcuna autorizzazione. Per il bene dell’inclusione delle categorie protette, anche l’abbattimento delle barriere architettoniche circostanti non richiede alcuna concessione.
Questi interventi non devono ovviamente essere realizzati arbitrariamente. Non si potranno infatti realizzare ascensori esterni o modificare la sagoma dell’edificio. Inoltre, la rimozione delle limitazioni di mobilità non dovrà essere di intralcio per niente e nessuno.
Altri lavori che possono essere realizzati sono opere a durata limitata per svolgere ricerche nel sottosuolo. Tutto ciò dovrà essere ovviamente svolto esternamente all’edificio indicato, e non dovrà interferire con la sua struttura né con le realizzazioni circostanti.
Per coloro che hanno un’attività agricola, si potranno realizzare liberamente anche i movimenti di terra, ossia opere realizzate ad attività agricole o pastorali. A questo proposito, nei movimenti di terra sono inclusi anche tutti quei macchinari che ne favoriscono l’intervento, e possono essere a loro volta utilizzati.
Rimanendo in ambito agricolo si possono citare anche le serre mobili stagionali, che essendo mobili e avendo una durata perlopiù trimestrale non devono essere sorrette da una struttura in muratura. Diversamente, non si considererà più un intervento di edilizia libera.
In ambito fotovoltaico, anche l’installazione dei pannelli di questa tipologia non richiede autorizzazioni. A meno che non si tratti di una situazione specifica, come per esempio la segnalazione al catasto se questi aumentano il valore capitale dell’immobile. Per approfondire la tematica, ecco un articolo dedicato.
A proposito di manutenzione ordinaria, ecco tutti gli interventi che riguardano questo ambito, dagli impianti elettrici passando poi per gli ascensori dei condomini privati.
All’interno della manutenzione ordinaria sono compresi numerosi lavori. Tra questi, si possono annoverare pavimentazioni interne ed esterne, ovviamente a patto che la struttura dell’edificio come al solito non venga alterata.
Anche infissi e riparazione di ascensori e affiliati sono interventi di manutenzione ordinaria, e che quindi non richiedono alcuna autorizzazione. Sono compresi all’interno di questa branca anche gli interventi relativi agli impianti elettrici.
Tutti questi interventi hanno dunque il vantaggio principale che l’edilizia libera permette: non richiedere alcun tipo di permesso. Questo potrebbe erroneamente portare ad associare manutenzione ed edilizia come parti della stessa materia. In realtà, come si potrà vedere nel prossimo paragrafo non è affatto così.
Edilizia libera e manutenzione ordinaria non sono assolutamente la stessa cosa. Per quanto una risieda nello stesso campo operativo dell’altra, sono due concetti fortemente diversi. Infatti, come detto poche righe sopra, questo modello di edilizia non comprende solamente la manutenzione ordinaria al suo interno.
Bensì, anche tutto ciò che riguarda la manutenzione straordinaria, dalle barriere architettoniche e via discorrendo. A proposito di manutenzione straordinaria, le detrazioni fiscali tanto sognate sono valide solamente per questi interventi. Di conseguenza, non solo validi per i lavori ordinari.
La manutenzione ordinaria è infatti disciplinata da determinate normative. Cosa che invece nell’edilizia libera non sempre sussiste, non essendoci bisogno di richiedere permessi o concessioni. Ma come è doveroso ribadire, questo non deve portare in alcun modo ad agire di testa propria.
Bisognerà dimostrarsi sempre rispettosi delle normative igienico-sanitarie richieste, nonché ovviamente di quelle relative alla sicurezza. Nonostante il documento che approfondisce certe tematiche sia a tutti gli effetti molto chiaro, per comprendere pienamente certe dinamiche è bene interpellare dei professionisti.
Per scoprire se gli interventi che ti sei prefissato rientrano o meno nel campo dell’edilizia libera, prenota una consulenza gratuita facendo clic a questo link, un team di esperti saprà darti una risposta entro 24 ore. Potrai infatti sapere se gli interventi in questione richiederanno o meno di interpellare chi di competenza tramite autorizzazione.