Sei alla ricerca di un inverter fotovoltaico che sia adatto al tuo impianto? Ecco una guida all’acquisto completa ed esaustiva.
Definito come il cuore di ogni impianto, l’inverter fotovoltaico è un accessorio ad oggi imprescindibile. Si tratta infatti della funzione che permette di utilizzare l’energia prodotta all’interno della propria abitazione. Tutto ciò avviene ovviamente tramite un processo molto più articolato di così, ma il risultato finale è esattamente ciò che è stato appena scritto.
Oltre al processo di conversione, avviene parallelamente anche un altro processo, ovvero quello di ottimizzazione dell’energia prodotta. Questa fase permette di aumentare l’efficienza del proprio impianto, sfruttando al massimo qualsiasi potenziale picco di produzione. Grazie a questi dispositivi così indispensabili, ogni impianto fotovoltaico può avere una durata garantita di circa 10 anni. A patto che ovviamente il proprietario si impegni ad effettuare una manutenzione costante.
Prima di procedere con i vari step che questa guida all’acquisto prevede, ecco un riepilogo approfondito sull’inverter.
Come anticipato sopra, ogni inverter fotovoltaico permette non solo di utilizzare effettivamente l’energia prodotta, ma anche di rendere maggiormente efficiente la produzione di ogni impianto. Ma quali sono le sue caratteristiche? Ogni inverter è sostanzialmente in grado di convertire l’energia corrente in energia alternata, in modo che possa essere utilizzata all’interno della propria abitazione. O all’interno della propria azienda, a seconda della destinazione d’uso dell’impianto.
Inoltre, l’inverter per definizione agevola la sicurezza dell’impianto solare, con i suddetti dispositivi di sicurezza che intervengono nel momento esatto in cui si verificano delle criticità quali malfunzionamenti, guasti e via discorrendo. Non solo la protezione da eventuali guasti è fondamentale, ma anche la sorveglianza. Grazie a questo delicato compito, si potrà intervenire per tempo evitando che un imprevisto possa causare danni.
A seconda delle caratteristiche del proprio impianto, cambierà di conseguenza anche il proprio comportamento di acquisto. Esistono infatti diverse tipologie di inverter, con degli indicatori di potenza differenti e con un prezzo altrettanto diverso. Ecco quindi come procedere in base al proprio impianto.
Esistono varie tipologie di inverter, tra quelle che sono le più comuni e quelle che sono invece meno comuni. Per coloro che hanno un impianto dotato di piano di accumulo, la scelta migliore che si possa fare è indubbiamente la formula ibrida. Questo tipo di dispositivo permette infatti di scaricare o caricare le batterie a seconda della situazione. Nel caso in cui serva maggiore energia si attiverà il processo di scarico, mentre invece per il tempo restante le batterie verranno ricaricate.
Un inverter ibrido permette di sfruttare l’autoconsumo al meglio delle proprie possibilità, ottimizzando come accennato in precedenza l’energia prodotta. Indicativamente, quella appena citata è l’unica tipologia su cui vale la pena investire del denaro. Si tratta di una scelta dall’aspetto cruciale, sia per ragioni economiche che per ragioni dovute alla funzionalità dell’impianto.
Basti pensare che il costo di questo accessorio rappresenta all’incirca il 10% dell’investimento totale. Dunque, è una valutazione che bisogna fare con molta attenzione, onde evitare di bruciare capitale prezioso. In linea di massima, dato che la maggioranza degli impianti è dotata dei dispositivi come quello citato, la sua versione ibrida è probabilmente l’opzione più conveniente che si possa prendere in considerazione.
Un altro aspetto che gioca un ruolo fondamentale per l’acquisto di un inverter, è la potenza dell’impianto in questione. Indicativamente, i modelli più gettonati sono quelli che vanno da 3 a 6 kW. La formula da seguire se si vuole considerare la potenza come parametro principale, è che si debba scegliere un inverter dal potenziale nominale inferiore a quello dell’impianto. Questo poiché il suddetto inverter è in grado di produrre decisamente meno della potenza di picco dell’impianto.
Ogni impianto non sarà mai portato al massimo delle sue prestazioni, a causa di fattori esterni che non possono essere ignorati. Ragion per cui sarebbe molto più sensato scegliere un inverter lievemente meno potente, rispetto alla portata totale del proprio impianto. Un altro aspetto che bisogna invece considerare quando si intende acquistare un inverter è il prezzo, al seguito di quale ci si deve interrogare su parecchi aspetti, prima di procedere.
Il prezzo di un inverter fotovoltaico può variare molto a seconda delle sue caratteristiche. Si può infatti partire da una base di 400 euro fino ad arrivare a 5.000 euro, parlando ovviamente di dispositivi facenti parte del top di gamma. La varietà di dispositivi è influenzata da vari fattori, dalla potenza passando poi per le tipologie prese in considerazione nel paragrafo precedente. O la tipologia, in questo caso.
Logica vuole che gli inverter più potenti siano anche quelli più costosi, ma saranno totalmente superflui nel caso in cui si possieda un impianto di piccola o media portata. Ha la sua incidenza anche la notorietà della marca, per ovvi motivi. I brand più noti avranno dei prezzi notoriamente più alti, discorso differente se invece ci si approccia ai marchi emergenti.
Non meno importante la tipologia di inverter. Nel paragrafo precedente si è presa in considerazione soltanto la tipologia ibrida, che oltre ad essere una delle più in voga è anche una delle più costose. Questo è dovuto anche alla sua completezza, per la quale il prezzo può oscillare tra i 900 euro e i 1.400 euro complessivi. Il giusto compromesso, se si vorrà sfruttare al meglio il proprio piano di accumulo integrato.
Ogni singolo punto citato in questo paragrafo, dovrà essere preso in considerazione col fine di evitare di sprecare budget prezioso. Una scelta del genere è cruciale dal momento in cui ogni singolo impianto è dotato non solo di un piano di accumulo, ma di conseguenza anche di un dispositivo inverter. Sono accessori sempre più frequenti e rilevanti negli impianti moderni, proprio per via delle loro innumerevoli caratteristiche utili. Dall’ottimizzazione passando poi per la conversione effettiva.
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